giovedì 19 gennaio 2012

COSA scegliere?



"Giocare significa allenare la mente alla vita. Un gioco non è mai solo un gioco."
Stephen Littleword 




Come già anticipato nel post precedente, quando un educatore (o il caregiver) si trova nel momento dell'acquisto del giocattolo è importante che segua determinati criteri al fine di compiere una buona scelta. In particolare, questi criteri dovrebbero essere seguiti quando si entra a contatto con una qualsiasi forma di disabilità.

Secondo la dottoressa F. Caprino, nell'ambito dell'ipoacusia è bene fare una distinzione. Infatti, i bimbi molto piccoli saranno attirati maggiormente dai giocattoli che si muovono, vibrano e con effetti speciali (ad esempio lucine ad intermittenza), mentre i più grandicelli dovranno essere portati ad aggirare le difficoltà linguistiche. Nel campo tecnologico sarà necessario l'utilizzo di videogames - o altri giochi - con istruzioni sottotitolate.

L'educatore dovrebbe progettare attività e giochi all'interno dei quali creare forme comunicative alternative (dalle semplici parole scritte ai segni LIS, dalle semplici espressioni del viso ai gesti particolari).



Inoltre, risulta importante progettare - oltre a specifiche attività di musicoterapia e psicomotricità - particolari percorsi musicali. Tutto ciò può essere attuato anche grazie a specifiche applicazioni che siano in grado di tradurre le brevi composizioni musicali del bimbo graficamente tramite l'utilizzo di immagini, colori e altro.





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