venerdì 13 gennaio 2012

Il SETTING ludico.


Come sostiene ancora la dottoressa F. Caprino, nonostante il gioco ricopra le stesse funzioni nei bambini sordomuti, c'è da considerare il fatto che possono comunque nascere alcune difficoltà di interazione tra bambini udenti e non. Queste difficoltà di relazione ludica possono essere migliorate grazie ad un'accurata attenzione nella preparazione del setting di gioco. In questo modo, si possono superare i problemi posti dalla disabilità introducendo una maggiore autonomia e libertà ludica.
Gli elementi principali che ci si trova necessariamente a valutare nella preparazione di un particolare setting sono:

  • lo spazio di gioco (facendo attenzione alla differenza tra spazio aperto e chiuso, illuminato o meno, lo spazio di attività, la disposizione del materiale ludico...);
  • la scelta del gioco da svolgere con particolare attenzione all'aiuto che possono offrire i coetanei (ma anche gli educatori o il caregiver) in determinate attività;
  • la postura del bambino e il suo ruolo (anche in relazione ad eventuali compagni di gioco con i quali instaura diverse dinamiche che potrebbero risultare anche conflittuali);
  • la scelta del materiale e dei giocattoli a disposizione.



"Il gioco del bambino è determinato dai desideri, anzi da un unico desiderio (che contribuisce alla sua educazione), il desiderio di essere grande e adulto."
Sigmund Freud

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