martedì 17 gennaio 2012

La scelta del GIOCATTOLO speciale.


Parlando del setting ludico - che è necessario creare nel momento del gioco - è stata citata anche l'importanza che assume il giocattolo che si mette a disposizione.
Innanzitutto, ritengo che - quando si trovano nella situazione di comprarne uno nuovo - i genitori e gli educatori siano in un certo senso obbligati ad entrare in contatto con i primi quattro aspetti fondamentali del bambino: l'età cronologica, la sua personalità, lo stadio di sviluppo raggiunto e - non di meno importanza - i suoi interessi. Inoltre, in termini educativi è fondamentale tenere in considerazione la riparabilità del giocattolo e il grado di autonomia che esso è in grado di offrire.
Nell'ambito della disabilità si sostiene che bambini che possiedono la stessa menomazione abbiano comunque delle richieste ludiche differenti.
Per quanto riguarda la scelta dei giocattoli è possibile compiere una distinzione:
  1. giocattoli e altri materiali reperibili sul mercato che per i loro caratteri possono essere utilizzati facilmente anche da chi presenti qualsiasi tipo di disabilità;
  2. giocattoli comuni adattati per venire incontro a specifici deficit (ad esempio un puzzle cui vengano applicati dei piccoli magneti che ne rendano più semplice il posizionamento);
  3. giocattoli costruiti secondo i moderni criteri della progettazione universale al fine di venire incontro - da ogni punto di vista - alle esigenze di più soggetti possibili.
Penso sia utile comunque che le soluzioni ludiche migliori siano da ritenersi quelle che nascono dall'immaginazione e dal confronto di esperienze di genitori ed educatori.

 

 "Nei loro giochi i bambini fanno tutti quei movimenti necessari per convincerci che le loro immaginazioni sono delle realtà."  
Joseph Joubert

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